Omicidio Materazzo, la vedova: “Convinta dell’innocenza di mio cognato Luca”

Elena Grande e le cognate prendono posizione sulle indagini relative all’omicidio dell’ingegnere sgozzato lo scorso 28 novembre davanti la sua abitazione a Napoli, che vedono indagato un fratello della vittima

Confermano “la piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e la loro convinzione nell’innocenza di Luca”. Elena Grande, vedova dell’ingegnere Vittorio Materazzo con le sue cognate Roberta, Maria Vittoria, Serena e Simona, attraverso una nota prendono posizione sulle indagini relative all’omicidio dell’ingegnere sgozzato lo scorso 28 novembre davanti la sua abitazione a Napoli. E dichiarano di credere all’innocenza di Luca Materazzo, indagato per l’omicidio del fratello

Nel comunicato la vedova e le cognate esprimono anche “il loro fermo disappunto per il modo con cui sono state commentate le esequie del loro compianto, tenutesi nel pomeriggio di Venerdi’”. “Smentiscono – si legge – in relazione a tale vicenda, l’esistenza di divisioni e fratture in seno alla famiglia e ribadiscono che l’informazione sul punto fornita, siccome volta a rappresentare un simile quadro, è falsa e infondata e comunque di pregiudizio per i minori coinvolti”.

In una nota “confermano la piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e la loro convinzione nell’innocenza di Luca”.

Una vicenda dai molti lati oscuri su cui indaga la Procura di Napoli e la Questura. Si attende l’esito dell’esame del Dna, dal quale si potrà accertare se il fratello Luca, che resta per ora l’unico sospettato, sia stato l’esecutore materiale del delitto.

 

 

 

 

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