NAPOLI, la Guardia di Finanza scopre a Capodichino una maxi evasione dell’imposta erariale sull’utilizzo di aerotaxi

(Ro.Ru.)
La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi evasione fiscale da parte delle società che gestiscono il servizio di aerotaxi all’aeroporto di Capodichino.
I passeggeri che utilizzano aerei non di linea devono corrispondere  alla compagnia che gestisce l’aerotaxi una imposta  pari a 100 euro per passeggero  o anche 200 euro secondo  le percorrenze.  L’importo deve essere versato dalla compagnia aerea allo Stato.  90 società di aerotaxi, nell’indagine che ha riguardato 1500 “movimenti aerei” e 6.000 passeggeri,  non avevano ottemperato ai versamenti relativo al trasporto dei passeggeri.
SERVIZI DI AEROTAXI EVADEVANO LE IMPOSTE
La scoperta è stata fatta nell’ambito della quotidiana attività svolta dalle Fiamme Gialle nel settore della tutela della sicurezza economico-finanziaria del Paese. I finanzieri del Comando provinciale dell Guardia di Finanza di Napoli hanno scoperto una consistente evasione dell’imposta erariale da parte di numerose società che gestiscono il servizio di aerotaxi.
In base alla normativa che disciplina la tassazione di auto di lusso (imbarcazioni ed aerei) infatti, i passeggeri che utilizzano aerei non di linea devono corrispondere alla compagnia che gestisce l’aerotaxi una imposta pari a 100 euro per passeggero, in caso di tragitto inferiore a 1500 chilometri , e 200 euro per percorrenze superiori. Questo importo deve essere versato dalla compagnia aerea allo Stato.
INDAGINI SU 1500 “MOVIMENTI AEREI. UN DANNO ALLO STATO PER 900MILA EURO
I finanzieri di Capodichino, a seguito di una complessa indagini e riscontro di dati su circa 1500 movimenti aerei, che hanno interessato i circa 6mila passeggeri transitati epr lo scalo aeroportuale di Capodichino, hanno ricostruito puntualmente tutti i voli effettuati da ogni singola società operante nel settore.
E’ emerso che 90 società di aerotaxi, la gran parte di estrazione comunitaria e altre extra Ue, non avevano eseguito i versamenti relativi al trasporto di oltre 5mila passeggeri, generando un debito complessivo verso l’erario pari a circa 876.590,00 , di cui quasi 674.300,00  come imposta dovuta e 202.290,00 come sanzione accessoria, pari al 30 per cento del dovuto, secondo la normativa del settore.
“L’attività di oggi- è scritto in una nota della Guardia di Finanza-testimonia il costante presidio esercitato dal Corpo a tutela degli illeciti finanziari e a contrasto del fenomeno evasivo che altera le regole del mercato e danneggia i cittadini e gli imprenditori onesti”.

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