POLITICA – Assemblea nazionale per il Mezzogiorno: corteo contro il premier Matteo Renzi. Scontri tra manifestanti e polizia: 4 identificati.

Matteo Renzi torna a Napoli per la seconda volta in una settimana ma, questa volta, ad attenderlo non solo amministratori e relatori della due giorni alla Mostra d’Oltremare, ma anche i manifestanti che hanno cercato di superare il blocco delle forze dell’ordine tra via Terracina e viale Kennedy. Quattro sono stati identificati.

Contrari alla tappa partenopea di Renzi anche i consiglieri regionali del M5S e Forza Italia. Per la pentasetallata Maria Muscarà, si è trattato di uno “spot sul referendum in palese violazione della par condicio e, cosa gravissima, l’evento è stato pagato con i soldi della Regione Campania. L’evento organizzato alla Mostra d’Oltremare – ha concluso – è stato promozionato tappezzando la regione con maxi manifesti e inserzioni su giornali e siti web, finanziato con denaro pubblico in contrasto con quanto prescritto dalla legge per la par condicio, che sancisce il divieto assoluto per qualsiasi forma di comunicazione istituzionale”.

Il premier Matteo Renzi è stato a Napoli per l’assemblea nazionale sul Mezzogiorno, organizzata dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca. “Ringrazio il Presidente del Consiglio – ha dichiarato il governatore – che ancora una volta è stato qui per sottolineare la centralità del Mezzogiorno e per ricollocarlo all’attenzione della politica nazionale in termini completamente nuovi”.

“Ho lanciato la proposta di 200mila posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione – ha spiegato De Luca – sapendo che sarebbe stata innanzitutto una provocazione, un modo per far discutere, per tirare un pugno nei denti a quelli che non sanno più che cos’è il Mezzogiorno d’Italia. Se c’è uno organicamente contrario alle porcherie clientelari, quello sono io: per questo, stiamo proponendo un processo razionale di riorganizzazione moderna della PA con un meccanismo scalare che veda inseriti prima i giovani laureati”.

Intanto Renzi, ospite negli studi di Canale 21, ha ribadito che “il sistema attuale ha penalizzato fortemente il Sud. Noi invece, con il mio governo, abbiamo rilanciato Bagnoli, attirato i grandi investimenti qui a Napoli con la Apple, abbiamo investito sulle bellezze archeologiche con l’area di Pompei che era famosa solo per i crolli, ora per le opere che inauguriamo. Su questi argomenti ci vuole buonsenso e De Luca dice bene quando parla dello sblocco del turn-over che e’ fermo da 10 anni”.

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