SCIOPERO GENERALE – Giornata di fuoco: proteste a Napoli, in provincia e sulle isole. Disagi per gli automobilisti

di Ciro Pirone

NAPOLI – Il corteo per lo sciopero generale è giunto a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania. I manifestanti stanno effettuando un sit in nello spazio antistante il palazzo. Intonano slogan contro il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e hanno acceso fumogeni colorati. Contestano le politiche del governo regionale legate al piano ospedaliero e chiedono “la certezza che l’ospedale San Gennaro non chiuda”. Al centro della protesta anche la questione dello smaltimento delle ecoballe di Taverna del Re, a Giugliano.

Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: “Il nostro No sociale, sciopero generale contro il Governo Renzi”. Fanno parte del corteo i Cobas, Usb, collettivi studenteschi e i centri sociali come Insurgencia e l’ex Opg occupato “Je so pazzo”. Gli studenti espongono striscioni contro la riforma della scuola, dicono “No a presidi sceriffi”. Tra gli striscioni anche alcuni contro il referendum costituzionale del 4 dicembre. Tra questi uno con la scritta: “Da Napoli a Milano, cambiamo il sistema non la Costituzione. No al referendum”.

NOLA – Disagi anche in provincia dove si è tenuta una manifestazione che ha bloccato totalmente l’Interporto di Nola. I promotori della protesta sono stati i sindacati, l’Unione Sindacale di Base, il Si.Cobas e alcuni centri sociali.

”Alle persone che si trovavano in tir e auto, bloccati nelle rampe di accesso della struttura dell’Interporto – sostengono gli esponenti del Usb – sono state fatte ascoltare le ragioni dei manifestanti che hanno messo in evidenza le criticità presenti nell’hub nolano: enorme numero di ore di straordinario, sabato/domenica lavorativi e turni di notte non pagati come stabilito delle norme contrattuali, uso esasperato di provvedimenti disciplinari contro lavoratrici e lavoratori”.

CAPRI – Disagi sull’isola dell’amore a causa dell’adesione massiccia dei dipendenti dell’ATC (società che gestisce autobus e funicolare) allo sciopero generale e sociale promosso dall’Unione Sindacale di Base. ”L’80% dei lavoratori del trasporto pubblico locale – secondo quanto riferisce una nota dell’Usb – ha incrociato le braccia per protestare contro le politiche di austerità del governo Renzi, i tagli economici al trasporto pubblico e le cattive condizioni di lavoro all’interno dell’azienda”.

“Chiediamo al Governo e alla Regione Campania – afferma Rosario Maresca dell’USB Lavoro Privato – di stanziare le risorse necessarie per garantire un trasporto efficiente, ecosostenibile e di qualità per gli isolani e i milioni di turisti che affollano Capri. I conducenti dell’ATC sono stanchi di lavorare in un contesto in cui vengono negati i diritti minimi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, trasparenza e pari opportunità nell’organizzazione dei turni e del lavoro, il mancato rispetto del contratto collettivo nazionale e delle normative sui trasporti”.

I lavoratori in sciopero e alcuni cittadini hanno effettuato un sit-in di protesta sul porto di Marina grande esponendo uno striscione contro il Jobs Act e il precariato del mondo del lavoro.

Lascia un commento