CRONACA – Operazione dei carabinieri di Caserta: 4 vigili urbani agli arresti domiciliari per un traffico illecito di auto di lusso.

di STELLA ALBINI

Dall’indagine sull’omicidio di una donna romena, uccisa con tre colpi di arma da fuoco nelle campagne di Villa di Briano (Caserta), i carabinieri hanno coperto una maxitruffa messa su da un’organizzazione ai danni delle assicurazioni. E risultano coinvolti quattro vigili urbani in servizio nei comuni di San Marcellino e Villa di Briano,  arrestati dai carabinieri e posti ai domiciliari su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord.

Il sistema  prevedeva che i Cioffo acquistassero le auto di lusso, tra cui Maserati, Bmw e Mercedes, intestandole a prestanome; le vetture – 25 quelle usate per la truffa – venivano assicurate contro rapina e furto ma entro tre mesi dall’acquisto ne veniva simulato il furto; la scelta di agire nei 90 giorni dalla stipula del contratto era dovuto alla circostanza che entro quell’arco temporale la compagnia copre con l’indennizzo il prezzo totale dell’auto; entravano quindi in scena i vigili urbani, che redigevano falsi verbali di ritrovamento dell’auto, che ovviamente non venivano comunicati alla compagnia, ma permettevano invece ai Cioffo di rivendere le vetture a privati e di aggiungere all’indennizzo assicurativo un ulteriore illecito guadagno. Per ogni auto i vigili guadagnavano dagli 800 ai mille euro.

L’indagine ha coinvolto anche altre quattro persone, tra cui i fratelli Arturo e Cipriano Cioffo – destinatari di ordinanza di custodia in carcere – gia’ detenuti da mesi nella struttura napoletana di Poggioreale per l’omicidio di una romena, Mariana Veronica Sologiuc; ai domiciliari, cosi’ come gli agenti, sono invece finiti il padre dei Cioffo e la moglie di uno dei fratelli.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, guidata dal procuratore Francesco Greco, e’ nata proprio dall’inchiesta sul delitto della romena, il cui cadavere fu trovato nelle campagne del comune di Villa di Briano nella notte tra il 19 e 20 maggio 2015.

La donna gestiva un bar a Parete; l’omicidio, e’ emerso, maturo’ nell’ambito di contrasti sorti tra la donna e i fratelli Cioffo, che gestivano un traffico illecito di vetture, per la spartizione dei proventi.

Durante gli accertamenti sul delitto, i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa e la Procura hanno accertato una  serie di truffe che coinvolgevano auto di lusso, perpetrate dagli indagati con la collaborazione dei 4 poliziotti municipali Raffaele Santoro e Giuseppe Della Corte, Luigi Santoro e Antonio Alfredo Roma.

 

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