CALCIO – Napoli disastroso a Bergamo: con l’Atalanta arriva la prima sconfitta stagionale. La Juventus batte l’Empoli ed è già in fuga

Dal paradiso all’inferno nel giro di cinque giorni. Dall’entusiasmo per la lezione di calcio inflitta al Benfica allo sconforto per la prima sconfitta stagionale di un Napoli spento e con poche idee. Merito di un’Atalanta coriacea che trova subito il gol partita e poi si difende con ordine riuscendo nell’impresa di rendere quasi inconcludente una delle formazioni più prolifiche d’Europa. I tre punti che gli azzurri lasciano a Bergamo, creano un primo divario tra la Juventus e lo stesso Napoli che, adesso, insegue a meno 4. 

Vista la pausa imminente Sarri rinuncia al turnover e schiera nove undicesimi della squadra protagonista in Champions League. Gli unici cambi sono Zielinski per Allan in mediana e Insigne al posto di Mertens nel tridente offensivo. Una scelta che viene bocciata dai primi 45 minuti, duranti i quali l’Atalanta emerge per maggiore freschezza fisica. Papu Gomez è un indemoniato sulla fascia sinistra e Hysaj è costretto a inseguirlo, vanamente, perché l’argentino gli sfugge sempre. In difesa, invece, prevale la determinazione di Toloi che lascia poche possibilità agli attaccanti napoletani. L’Atalanta passa in vantaggio dopo appena 9 minuti. Il cross dalla sinistra di Gomez supera Koulibaly e sbatte sulla faccia di Ghoulam: la deviazione mette tutto solo Petagna dinanzi a Reina: il sinistro del possente attaccante non da scampo al portiere spagnolo. Il Napoli si vede poco, è fermo sulle gambe, un po’ tutti accusano la stanchezza del mercoledì europeo. Gli azzurri diventano pericolosi al 22’, ma sul tiro di Callejon: Berisha è pronto a respingere. Lo stesso portiere compie un vero prodigio (29’) quando devia in angolo una punizione di Ghoulam. Prima del riposo però l’Atalanta sfiora il raddoppio con Dramé: la conclusione dell’esterno sinistro sbatte contro la traversa. 

La ripresa si apre con il Napoli più convinto che diventa padrone del campo, ma negli ultimi 16 metri le conclusioni latitano e di fatto Berisha non corre particolari rischi. Sarri prova a dare una maggiore vivacità inserendo Mertens, Gabbiadini e Giaccherini, ma l’azione resta poco incisiva. Ci prova due volte dal limite, Marek Hamsik (15’ e 20’) ma le sue conclusioni non trovano lo specchio della porta. L’Atalanta ha l’opportunità di chiduere la partita con il contropiede di Alberto Grassi, l’ex: il centrocampista, s’invola tutto solo verso Reina, ma spara sul portiere. Dopo 5 minuti di recupero, Rizzoli fischia la fine. La sosta del campionato arriva in un momento importante. Sarri avrà occasione di lavorare sui giocatori che non sono stati giudicati ancora pronti per esordire in maglia azzurra. Il 15 ottobre al San Paolo arriverà la Roma e per affrontare quest’impegno e quelli che verranno dopo servirà un organico completo e perfettamente intercambiabile.  

ATALANTA – NAPOLI 1-0
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha, Masiello, Toloi, Caldara, Conti, Freuler, Gagliardini (72′ Pesic), Dramè, Kurtic, Petagna (67′ Grassi), Gomez (82′ D’Alessandro). All. Gasperini.
NAPOLI (4-3-3): Reina, Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam, Zielinski, Jorginho (71′ Gabbiadini), Hamsik, Callejon (53′ Mertens), Milik, Insigne (78′ Giaccherini). All. Sarri.
MARCATORI: 8′ Petagna
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
NOTE: Ammoniti: 19′ Conti (A), 28′ Gagliardini (A), 57′ Toloi (A), 70′ Koulibaly (N), 77′ Milik (N), 87′ Mertens (N)

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