CRONACA – Reperti storici venduti su mercati illegati, quattro arresti. Recuperati oggetti per un valore di 500.000 euro (GUARDA IL VIDEO)

Rubavano beni di interesse storico ed archeologico per poi venderli, sul mercato illegale, anche a noti professionisti: i carabinieri di Teano (Caserta) hanno notificato due arresti domiciliari, un obbligo di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a quattro persone, ritenute responsabili dei furti. Recuperati, a casa degli acquirenti, 170 oggetti, di varie epoche (tra I-II secolo d.C. al VIII-VI secolo a.C.), per un valore stimato in mezzo milione di euro. Altri cinque oggetti sono stati sequestrati durante le perquisizioni a casa degli indagati. Tutto il materiale è stato affidato alla sovrintendenza per i Beni culturali. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Le indagini sono iniziate alla fine dello scorso mese di gennaio, dopo un furto nel Museo Archeologico di Teano anche se – è emerso dalle indagini – gli indagati non disdegnavano i furti in appartamenti e negozi. La banda poteva contare su alcuni ricettatori “specializzati” che piazzavano la refurtiva, particolarmente richiesta dai collezionisti e da chi intendeva arredare in maniera sontuosa le proprie abitazioni. Tra gli acquirenti, che acquistavano dagli intermediari, figurano noti professionisti a casa dei quali i carabinieri hanno recuperato e sequestrato elementi architettonici in marmo, coppe biansate, olpe in terracotta, sculture, anfore, piatti ma anche monili come fibule, spille, orecchini.

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