CRONACA – Picchiava e minacciava i suoi piccoli alunni della scuola materna: arrestata maestra ad Avellino . L’intervista al capo della Squadra Mobile di Avellino (GUARDA I VIDEO)

 

 

 

 

 

 

 

La maestra orco prendeva a schiaffi i bambini e li rinchiudeva per ore in una stanza al buio:  violenze fisiche e psicologiche di tutti i tipi ai danni di ragazzini tra i 3 e i 5 anni di una scuola materna di Avellino. L’insegnate, una 58enne del capoluogo irpino, è stata arrestata dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino. Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino, scattarono l’anno scorso su denuncia dei genitori dei piccoli che spesso tornavano a casa con lividi sul corpo e si rifiutavano di andare a scuola.

IL LAVORO DEGLI INQUIRENTI

Gli investigatori hanno accertato una serie di comportamenti vessatori cui l’insegnante sottoponeva i bambini. Non soltanto schiaffi e tirate di capelli, ma anche vere e proprie torture psicologiche: i bimbi venivano chiusi nella “stanza del telefono”, un locale buio attiguo all’aula. Anche sulla scorta dei referti medici, la Procura ha ottenuto dal Gip l’emissione dell’ordinanza cautelare. I dettagli del’inchiesta sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata nella tarda mattinata presso la Questura di Avellino.

Le indagini, condotte dal dirigente Marcello Castello, capo della squadra mobile di Avellino, hanno accertato quelle violenze fisiche e soprattutto psicologiche, aggressioni da parte della maestra nei confronti  dei piccoli alunni,  riprese dalle telecamere installate dopo le denunce presentate a partire dal 2015 dai genitori . Almeno dieci i bambini e le bambine vittime dell’ira e degli schiaffi della maestra che svolgeva il lavoro di insegnante da circa 30 anni.

LA PROTESTA DELLE MADRI

In contemporanea alla conferenza stampa, la Questura di Avellino è stata presa d’assalto dalle madri delle piccole vittime che si sono radunate nel cortile della struttura per far sentire il loro sdegno e per chiedere giustizia. Per la maestra, sposata con un imprenditore, molto nota in città per il suo attivismo in una parrocchia di Avellino, il Gip ha disposto gli arresti domiciliari.

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