“Esprimiamo la nostra vicinanza al Procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, certi che il suo lavoro proseguirà con la medesima intensità e professionalità, assicurando la nostra attenzione per la sua situazione personale e per le esigenze degli Uffici giudiziari napoletani e del distretto”.
Queste le parole dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura Antonello Ardituro, Lucio Aschettino e Francesco Cananzi, dopo le notizie su un’ipotesi di attentato nei confronti del Procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, notizie che proseguono i Consiglieri campani del CSM “dimostrano come esista un rinnovato e più elevato pericolo per la sicurezza dei magistrati nel Distretto di Napoli, a fronte dell’intensa azione investigativa di contrasto degli uffici inquirenti e dei giudizi celebrati nei confronti di esponenti dei clan di camorra operanti su tale territorio”.
“Quali componenti del CSM chiediamo alle autorità preposte di accrescere la quantità e la qualità degli interventi per la sicurezza dei magistrati napoletani. Il recente Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi a Napoli, infatti, proseguono Ardituro, Aschettino e Cananzi, ha dimostrato l’attenzione dei vertici del Governo nei confronti di una realtà sociale e criminale unica in Italia, per diffusività, numeri e gravità delle condotte di reato. La complessità della situazione partenopea, per presenza criminale, fatti di reato e per la sua natura strutturale e non solo emergenziale, richiede interventi continuativi e non occasionali, anche per quanto concerne la sicurezza dei magistrati che operano all’interno degli edifici dedicati all’attività giudiziaria”.