CRONACA – Corruzione, quattromila euro per conseguire o rinnovare la patente. Venti arrestati e 135 indagati. In manette anche un ingegnere della Motorizzazione civile

di Ciro Pirone
Venti arresti e 135 indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico e frode informatica ai danni dello Stato. E’ questo il bilancio di una vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato di Frosinone in collaborazione con personale delle questure di Roma, Napoli, Caserta e L’Aquila che ha permesso di sgominare un’associazione a delinquere che aveva lo scopo di far conseguire, revisionare o rinnovare il titolo di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4000 euro. Nel corso dell’operazione, gli agenti della Squadra Mobile di Frosinone hanno sequestrato 90 patenti di guida di varie categorie, ottenute da altrettanti indagati che hanno sfruttato il sistema illecito organizzato dal sodalizio criminale. I clienti dell’organizzazione erano per lo più stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi), spesso non in grado di comprendere la lingua italiana, né a conoscenza del codice stradale e della segnaletica; persone che, alla guida di un veicolo, avrebbero costituito un grave pericolo per la sicurezza delle strade. Le indagini hanno permesso di ricostruire la fraudolenta alterazione di ben cinque sessioni d’esame, tra teoria per la patente B e la revisione, durante le quali, secondo quanto stabilito dagli investigatori, sono stati promossi illegittimamente oltre 70 candidati tutti legati alla banda. Secondo la polizia, l’associazione criminale era talmente radicata che riusciva a reperire candidati sparsi in diverse zone d’Italia. Sequestri di patenti ottenute illecitamente sono in corso nelle provincie di Caserta l’Aquila, Perugia, Roma, Firenze, Napoli, Novara, Bologna, Chieti, Brescia, Como, Verona, Varese, Cagliari, Latina, Lucca, Parma, Grosseto, Milano. Tra gli arrestati c’è anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all’epoca dei fatti, ricopriva l’incarico di Direttore dell’Ufficio.

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