Evasione fiscale, maxi inchiesta scuote il calcio: indagati De Laurentiis e Lavezzi, perquisiti a decine

La Procura di Napoli ipotizza anche false fatturazioni. Notificati 64 avvisi di conclusione indagini. Eseguiti sequestri per 12 milioni

Una maxi inchiesta scuote il mondo del calcio italiano, le ipotesi di reato sono evasione fiscale e false fatturazioni commesse tra 2009 e 2013. Notificati avvisi di conclusione indagine a 64 indagati tra cui il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il procuratore Alessandro Moggi, il figlio di Luciano, l’ex dirigente della Juventus Jean-Claude Blanc, l’ex attaccante del Napoli Lavezzi. Nell’ambito della operazione “Fuorigioco” i militari del nucleo di polizia tributaria hanno eseguito anche provvedimenti di sequestro per un ammontare complessivo di oltre 12 milioni su conti correnti di 58 indagati e perquisizioni nei confronti di 33 tra calciatori e agenti.
L’inchiesta è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.

 

L’INDAGINE – Al centro dell’inchiesta la presunta esistenza di un “radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte”, posto in essere da 35 società calcistiche di serie A e B nonché da oltre un centinaio di  calciatori e loro procuratori emerge. Secondo il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli emerge un meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato italiano, nel contesto delle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori. Gli inquirenti ipotizzano che i procuratori fatturassero in maniera fittizia alla sola società calcistica la propria prestazione, come se la loro intermediazione fosse nell’interesse esclusivo del club, mentre di fatto tutelavano gli interessi dei loro atleti assistiti. Le società potevano così dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando di detrazioni di imposta sul valore aggiunto relativa proprio a questa pseudo prestazione. E i calciatori non dichiaravano quanto era “sostanzialmente un fringe benefit” riconosciuto loro dal club nell’accollarsi il pagamento procuratore. Inoltre agenti argentini attraverso il ricorso a documentazione fiscale e commerciale fittizia e l’interposizione di società schermo con sedi in paradisi fiscali, non venivano tassati in Italia dei loro compensi. Ma come parte la maxi inchiesta su calcio e fisco? I primi passi li muove la guardia di finanza nel 2012, acquisendo nelle sedi del Napoli e della Figc i contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg, e del quasi sconosciuto attaccante argentino Cristian Chavez. Nove mesi dopo i finanzieri si sono presentati nelle sedi di 41 società di serie A e B per acquisire ulteriore documentazione. Gli investigatori parlarono di un “fenomeno generalizzato” nel calcio italiano, vale a dire la “progressiva ed esasperata” lievitazione degli oneri relativi agli ingaggi dei calciatori. E secondo gli investigatori loro, questo schema nel tempo avrebbe causato una situazione di squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario che potrebbe aver spinto le società a compiere una serie di illeciti fiscali. Sotto la lente degli inquirenti diversi aspetti della gestione dei club: rapporti tra società, procuratori e calciatori; modalità di trasferimento degli atleti; contratti e modalità d’inserimento nei bilanci dei giocatori; operazioni di compravendita e rinnovo alla gestione dei diritti d’immagine e dei diritti televisivi; attività di scouting e compensi per i calciatori qualificati come fringe benefit.

 

GLI INDAGATI – Questi gli indagati nei cui confronti sono stati eseguiti sequestri. Diciassette i calciatori: Ciro Immobile, Matteo Paro, Hernan Crespo, Pasquale Foggia, Antonio Nocerino, Marek Jankulovsky, Cristian Gabriel Chavez, Ignacio Fideleff, Ivan Ezequiel Lavezzi, Gabriel Paletta, Emanuele Calaiò, Cristian Molinaro, Pabon Rios, Diego Milito, Gustavo German Denis, Juan Ferbando Quintero Paniaugua, Adrian Mutu. Otto i procuratori: Alessandro Moggi, Marco Sommella, Vincenzo Leonardi, Riccardo Calleri, Umberto Calaiò, Adrian Leonardo Rodriguez, Fernand Osvaldo Hidalgo, Inev Alejandro Mazzoni, Edoardo Luis Rossetto. Trentasette i dirigenti di club: Daniele Sebastiani, Andrea Della Valle, Pantaleo Corvino, Antonio e Luca Percassi, Claudio Garzelli, Giorgio Perinetti, Luigi Corioni, Gianluca Nani, Sergio Gasparin, Pietro Lo Monaco, Igor Campedelli, Maurizio Zamparini, Rino Foschi, Alessandro Zarbano, Enrico Preziosi, Luciano Cafaro, Jean Claude Blanc, Alessio Secco, Claudio Lotito, Marco Moschini, Renato Cipollini, Aldo Spinelli, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Pietro Leonardi, Pasquale Foti, Edoardo Garrone, Umberto Marino, Massimo Mezzaroma, Roberto Zanzi, Giovanni Lombardi Stronati, Francesco Zanotti, Sergio Cassingena, Dario Cassingena, Massimo Masolo.

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