Agguato in un bar di Melito, freddato giovane

di C.P.

Agguato a Melito. Il 24enne Luigi di Rupo è stato freddato nel pomeriggio in un bar di Melito. L’omicidio è avvenuto in via Po. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Giugliano. Il giovane era ritenuto vicino al clan Amato-Pagano.

LE INDAGINI – Sono due le piste battute dagli inquirenti dopo le prime indagini. Un regolamento di conti all’interno del clan Amato-Pagano o un omicidio legato ai nuovi equilibri in atto. Luigi Di Rupo, originario di Mugnano e residente a Melito, era parente di un capo piazza, referente per lo spaccio del gruppo Amato-Pagano. Gli investigatori non trascurano che lo scorso 6 febbraio il giovane fu arrestato nella zona dei Decumani durante un summit di camorra. La polizia irruppe in via Santi Filippo e Giacomo, sorprendendo elementi del clan Sibillo, alleati dei Giuliano a Forcella, e pregiudicati del rione Sanità, del Pallonetto di Santa Lucia, di Scampia, di Secondigliano. Una commistione di interessi e aree geografiche su cui da tempo riflettono gli 007 anti camorra. Quanto alla dinamica dell’agguato, la prima ricostruzione fa emergere la possibilità di un commando killer sulla scena del delitto. Una sequenza del terrore vede quattro sicari giunti in sella a due scooter, che avrebbero iniziato a sparare davanti l’ingresso della caffetteria Royal. Di Rupo, forse già ferito, è corso dentro, facendo cadere diversi contenitori di caramelle, sotto gli occhi dei clienti. Il titolare del bar e la moglie sono scappati in bagno per evitare di essere colpiti dai colpi esplosi anche all’interno del locale. La vittima è stata crivellata dai proiettili. Infine i killer si sono allontanati. Sul posto, dopo pochi minuti, i carabinieri di Giugliano.

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