Denaro e regali in cambio di sentenze favorevoli, arrestati giudice tributario ed ex collega a Napoli


(di GI.RO.) Sono accusati di concussione in concorso. Ai domiciliari il vice-presidente di Sezione della Commissione Regionale Tributaria: in casa aveva reperti archeologici di cui non ha saputo giustificare la provenienza

NAPOLI – L’indagine è partita dalla denuncia del legale rappresentante di due società che avevano effettuato un ricorso tributario, ed è stata condotta mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi di tabulati di traffico telefonico e pedinamenti, A Napoli i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Nola, nei confronti di Giuseppe Leone, 73 anni, vice-presidente di Sezione della Commissione Regionale Tributaria. Il giudice tributario è accusato di concussione in concorso con l’omonimo Loris Leone, 81enne ex giudice di Sezione della Commissione Tributaria, arrestato in flagranza lo scorso 27 ottobre, al quale è stata successivamente applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Secondo la Procura di Nola l’avvocato Giuseppe Leone, in accordo con l’ex collega che agiva da intermediario, avrebbe posto in essere un meccanismo di “compra-vendita” di sentenze favorevoli in cambio di cospicue somme di denaro, stabilite in percentuale rispetto al valore della procedura. Loris Leone avrebbe avvicinato il ricorsista che poi sporgerà denuncia, e a seguito di trattative condotte di persona e per via telefonica avrebbe pattuito luogo e data dell’incontro finalizzato alla consegna della somma di denaro. Nel corso di una perquisizione in casa di Giuseppe Leone alle Rampe di Sant’Antonio a Posillipo, i militari hanno trovato numerosi oggetti di verosimile natura archeologica dei quali il giudice, secondo gli investigatori, non era in grado di fornire alcuna documentazione che ne giustificasse il possesso. I reperti sono stati sequestrati con l’ausilio dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale

 

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