Mattarella agli studenti del Suor Orsola: “La cultura rende liberi e protagonisti”

REDAZIONE (lasud.eu)

«Il silenzio per le vittime del terrorismo che abbiamo osservato ci ha ricondotto a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Parigi, ai pericoli che vi sono sulla nostra convivenza. Questo volersi opporre alla violenza, frutto dell’intolleranza e dell’oscurantismo, rafforza l’impegno alla formazione culturale, l’impegno a stimolare cultura, a farla crescere, distribuirla e diffonderla. La cultura rende liberi e rende protagonisti». Con queste parole, inevitabilmente legate ai fatti che hanno scosso l’opinione pubblica negli ultimi giorni, ha cominciato il suo intervento il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di ritorno a Napoli per l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Suor Orsola Benincasa.

E’ una città blindata quella che ha accolto il primo cittadino d’Italia. Misure di sicurezza imponenti e oltre mille uomini chiamati a garantire l’ordine pubblico con tanto di cecchini appostati in posizioni strategiche sui tetti. L’attenzione dopo gli attentati di Parigi è ancora più alta e la giornata non è delle più tranquille visto che in mattinata erano previsti anche due cortei di protesta.

Nell’aula magna del Suor Orsola, in presenza del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, Sergio Mattarella ha preso subito la parola, al termine del minuto di silenzio per le vittime francesi, richiesto dal rettore dell’università, Lucio D’Alessandro. Il capo dello Stato ha salutato gli studenti e ne ha citato i preziosi risultati che sono stati in grado di raggiungere. Infine, ha rinnovato l’invito a puntare sulla cultura. «Quello che agli studenti viene sollecitato è il formarsi dello spirito critico che si acquisisce con lo studio, con la cultura, con la riflessione e con l’osservazione. -ha detto Mattarella -. È quello che qui viene svolto. Come deve fare un ospite mi limito a sottolineare l’importanza dell’attività svolta in questo ateneo che contribuisce da protagonista a mantenere sempre viva e attuale la grande tradizione culturale di Napoli».

Al termine della cerimonia, a mezzogiorno in punto, c’è stato spazio per la lectio inaguralis affidata a Tommaso Edoardo Frosini, docente ordinario di Diritto costituzionale e di Diritto pubblico comparato, che ha parlato di “La Costituzione e i suoi cittadini” ricordando l’indimenticata pagina scritta da Piero Calamandrei. La giornata napoletana del Presidente Mattarella però, non è ancora finita. Nel pomeriggio il Capo dello Stato chiuderà la quinta edizione della Scuola di Alti studi politici, sempre al Suor Orsola, diretta da Ciriaco De Mita e Lucio D’Alessandro.

 

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