De Luca ribadisce la rottura con de Magistris . Sull’inchiesta: “Non ho tempo da perdere”. Guarda il video

Di Michele Caputo

Un bilancio sui primi cinque mesi di attività ma soprattutto l’obiezione netta dell’accusa del Movimento 5 stelle di aver privatizzato l’acqua con la legge regionale approvata lunedì in Consiglio regionale.Questi i temi affrontati dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha riunito i giornalisti in con conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia.
“E’ falso che privatizziamo l’acqua. Il principio di bene comune di origine naturale è affermato nell articolo 1 della legge. Interveniamo sulla razionalizzazione degli usi, sulla tutela e sostenibilità degli usi civili, in agricoltura e zootecnia. L’ente idrico campano, istituito dalla nuova legge – ha chiarito De Luca – sarà costituito dai Comuni con un comitato esecutivo in cui ci saranno i sindaci e che metterà ordine sull’attuale caotico sistema in cui la Regione, dal momento della captazione, vende e acquista acqua, gestisce reti e alimenta diseconomie. Ci sarà un allineamento anche sulle tariffe con la creazione di un fondo ad hoc a garanzia dei cittadini”.

Sulla sua vicenda giudiziaria infine e sull’intervento calendarizzato in Consiglio per illustrare i contorni del caso Manna Mastursi De Luca ha ribadito un secco “Non ho tempo da perdere”. Intanto De Luca aggiusta il tiro sul Pd: «Mi occupo di cose artigianali, leggi e sanità. Quelle importanti le lascio a chi si occupa del Pd». E conclude in polemica con il sindaco di Napoli luigi de magistris che aveva criticato l’approvazione della legge sull’acqua:”No comment. Ho delegato il collega Marciano ai rapporti con il Comune di Napoli”.

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